mercoledì 22 febbraio 2017

7 valori fondamentali per determinare la salute finanziaria



Per comprendere e valutare un'azienda, gli investitori devono analizzarne la condizione finanziaria. Sappiamo che il Value Investing è una strategia d'investimento orientata al lungo e lunghissimo periodo; pertanto ha senso acquistare solo azioni di aziende che possiedono una condizione finanziaria abbastanza forte ed in salute da poter mantenere o accrescere il proprio valore per ancora molto tempo nel futuro. Sappiamo che l'economia attraversa ciclicamente delle fasi depressive, pertanto ci sono ottime possibilità che le aziende su cui investiamo dovranno prima o poi affrontare dei periodi davvero negativi. Le aziende riusciranno a superare abilmente queste crisi solo se possiedono una condizione finanziaria adeguatamente forte. Non c'è alcun dubbio sul fatto che se
un'azienda non è in buona salute, prima o poi ne risentirà; una condizione finanziaria negativa costituisce un forte ostacolo che appesantisce e limita le performance del business. E' necessario considerare che una debole condizione finanziaria determina un maggiore rischio dell'investimento. Le aziende in buona salute non sono solo molto meno rischiose, ma sono anche meglio posizionate per generare crescita e redditività. 
I seguaci del Value Investing dovrebbe concentrarsi solo su aziende in ottima salute che possono vantare una condizione finanziaria adeguatamente forte e sostenibile; in tale modo si riduce il rischio dell'investimento ed aumenta la redditività del business. Una forte posizione finanziaria rende più sostenibili le prospettive di crescita.
Ma come facciamo a valutare la salute di un'azienda? Di seguito propongo alcuni valori fondamentali ricavabili dai rendiconti economici che aiutano ad analizzare la condizione finanziaria dell'azienda. 

1) Current Ratio; esso è il rapporto tra le attività correnti e le passività correnti del bilancio aziendale. E' un valore molto famoso ed utilizzato che permette di determinare la capacità di un'azienda nel far fronte ad impegni a breve termine. Un valore inferiore ad 1 indica che le passività dell'azienda sono maggiori delle positività; ciò potrebbe significare che l'azienda non possiede abbastanza asset (positività) per coprire i suoi impegni a breve termine. Un valore superiore ad 1 indica che l'azienda possiede abbastanza asset da far fronte alle passività. Benjamin Graham suggeriva di concentrarsi solo sulle aziende che possiedono un Current Ratio superiore a 2.

2) Quick Ratio; questo è molto simile al Current Ratio, ma si differenzia da quest'ultimo per il fatto che nel calcolo del Quick Ratio vengono presi in considerazione solo gli asset liquidi (denaro cash ed equivalenti), mentre nell'altro vengono considerati tutti gli asset correnti. Quindi, il Quick Ratio è il rapporto tra asset liquidi (che si ottengono sottraendo il valore dell'inventario dagli asset correnti totali) e passività correnti. Questo valore serve a misurare la capacità dell'azienda di far fronte ad impegni e passività a breve termine utilizzando solo gli asset liquidi. Più è alto, meglio è.

3) Debt/Equity Ratio; è il rapporto tra debito totale e patrimonio netto. Serve a misurare la quantità di debito che l'azienda usa per finanziarsi. Ovviamente, noi dobbiamo preferire le aziende che sono in grado di finanziare le proprie attività (e la crescita) autonomamente e senza fare ricorso al debito. Più di ogni altra cosa, è il debito che determina quali aziende sopravvivono e quali vanno in bancarotta durante una crisi. Generalmente un valore superiore ad 1 indica che l'azienda dipende eccessivamente da fonti finanziarie esterne, il che limita l'autonomia dell'impresa e ne deteriora la struttura finanziaria. Un valore inferiore ad 1 è maggiormente sostenibile. L'ideale è ovviamente un valore pari a zero.

4) Long Term Debt/Equity Ratio; è il rapporto tra debito a lungo termine e patrimonio netto. E' molto simile al Debt/Equity, ma in particolare serve a misurare l'entità del debito a lungo termine di cui l'azienda fa uso per finanziare le proprie operazioni. E' necessario assolutamente evitare le aziende che hanno bisogno di assumersi debito per generare profitti. Inoltre, le aziende che possiedono un basso debito a lungo termine unito ad una grande quantità di liquidità sono meglio posizionate per superare abilmente i cicli negativi dell'economia.

5) Liquidità; valutare il livello di liquidità di cui l'azienda dispone ci può dare ottime informazioni riguardo la salute del business. Una grande quantità di denaro liquido ed equivalenti può indicare e determinare un'ottima condizione finanziaria. Un buon metodo di valutazione consiste nel relazionare la liquidità totale con il debito totale; ciò che dobbiamo cercare è una liquidità totale che eccede abbondantemente il debito totale. Un altro segno molto positivo è un livello di liquidità che tende a crescere anno dopo anno; ciò indicherebbe che l'azienda sta attraversando un periodo di prosperità.
Tuttavia per poter fare una buona valutazione prima è necessario sapere da cosa deriva la liquidità. Ci sono principalmente tre modi per ottenere denaro liquido (cash): 1) L'azienda può rilasciare nuove obbligazioni o immettere sul mercato nuove azioni; 2) L'azienda vende asset o pezzi dell'azienda; 3) L'azienda genera più denaro di quanto ne utilizzi.
Rilasciare nuove obbligazioni è ovviamente negativo, in quanto significa assumere debito. Immettere sul mercato nuove azioni è molto negativo, in quanto ciò diluisce il valore dell'azienda e riduce la ricchezza degli azionisti attuali. Vendere beni o pezzi dell'azienda è logicamente un modo insostenibile per generare cassa. In ultima analisi possiamo constatare come le aziende migliori sono quelle tanto redditizie e profittevoli da generare un'enorme quantità di cassa e denaro liquido; queste aziende generano molto più denaro di quanto ne consumino.

6) CFO/Current Liabilities Ratio; è il rapporto tra CFO (ovvero il totale dei flussi monetari derivanti dall'attività operativa) e Passività Correnti. Serve a valutare la capacità dell'azienda di far fronte ai suoi impegni (passività) a breve termine utilizzando il denaro derivante dal flusso di cassa. Per esempio, un valore di 4 indica che il totale dei flussi monetari derivanti dall'attività operativa è pari a 4 volte le passività correnti. E' il miglior modo per valutare l'abilità dell'azienda di ripagare le passività correnti e determinare la stabilità a breve termine dell'azienda (il Current Ratio ed il Quick Ratio sono molto simili, ma meno precisi).

7) CFO/ Debito a lungo termine; è il rapporto tra il totale dei flussi monetari derivanti dall'attività operativa ed il debito a lungo termine. Serve a valutare la capacità dell'azienda di ripagare i suoi debiti a lungo termine utilizzando il denaro derivante dal flusso di cassa. Insieme al Debt/Equity Ratio, questo valore è estremamente utile per valutare l'entità del debito aziendale. Infatti, uno dei modi migliori per effettuare una buona analisi consiste nel considerare il debito a lungo termine in relazione ai flussi di cassa. Per esempio, un valore di 3 significa che il debito a lungo termine è pari a 3 volte il totale dei flussi monetari derivanti dall'attività operativa; ciò significa che utilizzando tutto il flusso di cassa (il che in realtà è un po un'utopia), l'azienda sarebbe in grado di ripagare tutto il suo debito a lungo termine nel giro di 3 anni (a patto che il flusso di cassa rimanga invariato). Se l'azienda è in grado di ripagare tutto il suo debito a lungo termine in circa 3-4 anni, è un ottimo segno di invidiabile salute finanziaria. Possiamo calcolare anche delle varianti; al posto del CFO (totale dei flussi monetari derivanti dall'attività operativa) è possibile utilizzare l'utile netto totale oppure il Free Cash Flow.

Ci sono molti altri valori per determinare la condizione finanziaria di un'azienda, ma in questo articolo ho deciso di riportare solo quelli che a mio parere sono i più validi.
Inoltre, quando faccio ricerche sulla forza finanziaria di un'azienda mi piace guardare il giudizio che da a tal proposito il sito internet Gurufocus.com, che fornisce un giudizio da 1 a 10 sulla forza finanziaria di ogni azienda quotata sul mercato americano.



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